Il primo libro che vi consiglio di leggere nella rubrica di settembre è Tutte queste voci che mi premono dentro , di Andrea Di Consoli (Editoriale Scientifica Lettere). Si tratta di un memoir a metà strada tra critica letteraria e narrazione autobiografica, diviso in episodi – che potrebbero essere letti ciascuno come un racconto a sé – e scritto con un italiano che altri dei nostri autori sembrano aver dimenticato, – tengo a specificarlo – Di Consoli è uno degli scrittori italiani più prestigiosi dal punto di vista semantico, difatti, in questi racconti-ricordi non mancano mai punti di riferimento – spesso persone realmente incontrate dal narratore – della nostra tradizione poetica, come Scotellaro, Arpino, Riviello, e molti altri. Ogni capitolo o episodio parte con una riflessione – sulla politica, sulle sigarette, sui fantasmi – e procede come un reportage scritto con lo stile dei grandi autori della letteratura italiana. Così abbiamo dei quadri precisi, a tratti sconcertanti, del